martedì 17 luglio 2012

Dite la vostra

Ora che la bambina del lago è scomparsa tutti sembrano notare il vuoto che ha lasciato.
Viveva brada a i margini  della foresta, nessuno si prendeva cura di lei, molti ne avevano paura!
Come tutti noi anche lei aveva i suoi riti quotidiani....si lavava nel lago, si pettinava specchiandosi nelle dolci acque, vestina di stracci, ma sempre puliti e ben ordinati...
Si nutriva di erbe e bacche, che trovava in abbondanza dove nessuno s'addentrava, per paura d'incontrarla...e viveva libera in una capanna di fango e foglie.
Nessuno conosceva il suo nome.
Era lì da tempo immemore anche i vecchi del vicino paese asserivano che c'era sempre stata e che nelle notti di luna piena ululava alla luna ....solo dicerie fantastiche, di chi avevva una paura fottuta d'incontrarla....quindi evitata con sapienza.
Molto tempo prima si dice che una donna, sola come lei e raminga al mondo, avesse cercato di viverci accanto, come una madre incompiuta s'era presa sulle spalle quella creatura fantastica, e selvatica e forte, e aveva cercato, invano, d'educarla alla civiltà....ma non era riuscita nell'intento e in una mattina di nebbia era sparita, nella cortina fitta oltre il canneto dove placide gracchiavano le rane....
La bambina del lago che tutti chiamavano così, era tornata ad esser sola al mondo....accompagnata dallo scandire delle stagioni, della notte e del giorno,  solo dalla natura incontaminata, dallo svolazzare di farfalle in primavera dai lumini timidi delle lucciole, all'inozio dell'estate, dai canti notturni delle civette, dal cadere delle foglie e dalle folate di vento gelido nell'inverno....
Una giorno una bimba speciale, s'era perduta, e la mamma affranta  e il babbo l'avevano cercata in quelle valli silenti, avevano chiamato molti amici, per riuscire a trovarla sana e portrla in salvo...
La bambina del lago aveva notato come fosse goffa nei movimenti, ma non ne aveva avuto paura, l'aveva avvicinata con una tenerezza, e aiutata a cercarsi un giaciglio le aveva offerto il suo cibo, e in quella notte senza luna l'aveva vegliata.
Al'alba i soccorritori l'avevano ritrovata mezza addormentata dentro un tronco vuoto coperta da un'erme foglia verde...., stava bene, e  per la prima volta pronunzio' due parole: La bimba!
Ecco che tutti quelli che avevano frettolosamente giudicato la bima del lago come una diversa, una un po' matta, un rifiuto della società, si sentirono davvero in colpa, perchè nessun essere vivente ha diritto ad essere isolato, con l'unica colpa d'essere diverso....
Stretta è la foglia larga è la via dite la vostra che ho detto la mia!