domenica 1 novembre 2015

Sono di un'altra generazione

Sono nata, sul finire degli anni 50 quando, il boom economico, stava  facendo vivere al popolo italiano i benefici della pace e della ricostruzione.

Quando ancora si giocava per strada, quando alle 14,00 d'estate si stava in cameretta a leggere, facendo piano perché la gente riposava.

Quando era social, stare in mezzo alla strada a giocare a campana.

Quando le macchine erano ancora una meraviglia ai nostri occhi infanti.

Quando si andava a scuola il 3 ottobre, quando si faceva prima la Cresima e poi la Comunione, quando per merenda c'era pane e olio, quando si andava a letto dopo Carosello.

Quando la sera il babbo ci leggeva una novella o il capitolo di un romanzo da ragazzi....Piccole donne, Oliver Twist, Pinocchio.....

Quando prima ti davano una sberla e poi non ti spiegavano il perché, tanto lo sapevo il perché!

Quando ti promettevano la bicicletta alla fine della scuola se eri promosso, e poi non arrivava ugualmente perché c'erano i conti da quadrare.

Quando un adulto ti faceva la ramanzina, e si aveva paura che lo venissero a sapere i genitori, come quando la maestra ti metteva una nota......si stava male a sedere per giorni dalle sculacciate. Non avevamo ragione mai, noi, ma eravamo più felici, avevamo centinaia di amici, avevamo amici di penna che nemmeno conoscevamo e che stavano dall'altra parte del mondo, coi quali ci si scriveva tutte le settimane, delle lettere fantastiche.

Sono cresciuta, con armonia e amore e senza smancerie da filmetto rosa.

Ci dicevano spesso :NO!

E quei no detti a mezza bocca o urlati ci hanno fatto così bene, ci hanno fortificato, siamo cresciuti con la testa sulle spalle.

Non ci hanno mai dato alcuna spiegazione, quando era NO era  NO e basta!