lunedì 27 marzo 2017

Durante noi, dopo di noi.....

Mi sto facendo una cultura, sul trust.....per i non addetti ai lavori dirò che è una forma d'assicurazione di tutela nei confronti di una persona disabile.

Il trust è una forma di protezione legale che ben si inquadra nell'ambito del "dopo di noi".
Prevede la destinazione di alcuni beni da parte di una persona a vantaggio di uno o più soggetti. L'amministrazione dei beni, da parte di unterzo individuo, ha lo scopo di realizzare un programma di azioni a beneficio di chi si vuole tutelare.
Andiamo dunque alla scoperta del trust, specificando che quanto troverete in questo speciale ha uno scopo puramente illustrativo, e non intende sostituire il consulto di un professionista (avvocato, notaio, commercialista), necessario per approfondire l'argomento, decidere se ricorrere a questa forma di protezione e in che modo attuarla.
La presenza di un fondo è la condizione essenziale perché esista un trustIn genere è concepitosenza un limite di tempo determinato, perché l’obiettivo finale è tutelare il beneficiario durante tutta la vita. Quando la persona disabile viene a mancare, il trustee conserva i beni con l’obiettivo di destinarli ai beneficiari finali, quali ad esempio i fratelli del disabile, le persone o l’Associazione che si sono occupati di lui.
trust si possono concepire anche con una durata precisa: succede, ad esempio, destinando un fondo a vantaggio di una persona malata. In questo caso, la fine del trust può essere fatta coincidere con il momento in cui il beneficiario guarisce o migliora.
Il trustee deve gestire il fondo esclusivamente per le finalità indicate nell’atto istitutivo del trust, secondo le indicazioni fornite e con l’obiettivo di realizzare il programma stabilito. Il trustee può agire in giudizio ed essere citato in giudizio. Può anche comparire davanti a un notaio o a un altro rappresentante dell'autorità pubblica.
Sul fondo vige l’effetto della cosiddetta “segregazione”: i beni, dunque, restano separati da quelli del trustee e del disponente, e non vengono influenzati dalle vicende personali di questi. Se il trustee usa il fondo come proprio, è possibile chiedere la rivendicazione dei beni.
Se non rispetta le indicazioni o svolge il suo compito in modo impreciso, il trustee deve riportare i beni nella condizione in cui si sarebbero trovati se non avesse commesso errori.
Se viola i suoi doveri, il trustee può essere chiamato a un’azione di risarcimento per i danni causati, e può giustificare la gestione inappropriata solo in caso di un particolare fatto eccezionale.
In virtù del ruolo assunto, il trustee ha degli obblighi nei confronti del beneficiario, e non del disponente. Il beneficiario, quindi, può agire contro il trustee che non rispetta quanto pattuito nell’atto istitutivo. La persona tutelata ha anche il diritto a chiedere il rendiconto della gestione del fondo, può pretendere l’estinzione del trust e il trasferimento dei beni in trust in proprio favore o secondo le sue indicazioni.