mercoledì 31 agosto 2011

E ora scotete il gabbione!

E ora, come dice un amico prete, "scotete il gabbione"!
Nonostante ci abbiate messo molti paletti fra le ruote il vostro cammino è un inciampo continuo.
Avete tentato d'epurarci tutti, avete tentato di far intorno al nostro Presidente, terra bruciata.....gli unici ustionati siete Voi....voi abitanti oscuri del gabbione.
Nel gabbione, di nostra cultura, ci stanno un po' tutti, strani personaggi che con la disabilità non hanno a che fare nulla, che non ne conoscono i sentieri erti, che non sanno per loro casuale fortuna, cosa voglia dire avere un figlio disabile, o un coniuge, o un fratello.... o più semplicemente un amico. Ma noi portatori coatti di croce, invece lo sappiamo benissimo, e non accettiamo che intorno alla nostra disperazione quotidiana, si stenda un tappeto di letame. Questo avete fatto del nostro dignitoso dolore, ci avete coperti di cacca. Si vede che la vostra cultura nasce dal fango, col quale intendete ricoprire tutto e tutti..... Ve lo abbiamo urlato con la disperazione e con dolore noi genitori, "GIU LE MANI DALL'AIAS", ve lo sottolineiamo oggi giu le vostre sporche mani dai nostri figli, dalle nostre proprietà che sono la volonta' di chi è già andato oltre l'orizzonte lasciando beni che i nostri figli potranno godere. GIU' LE MANI DALL'APR.
E ora scotete il gabbione! e vediamo chi cade per primo.

venerdì 26 agosto 2011

1252800 minuti con te

Ti ho atteso con trepidazione, gioia e piccole paure nascoste....9 mesi, nell'immaginarti, 9 mesi nel cercare di carpire dalle tue capriole, come fosse il tuo viso, il colore dei tuoi occhi.
Ora siamo, diventate due anime in un nocciolo, il cordone non l'abbiamo mai veramente reciso.
Siamo sempre insieme, che meravigliosa avventura stiamo vivendo.
Certo ci sono stati momenti bui, e tristi, e angosciosi.
Per assicurarti un vivere dignitoso, mi sono scontrata frontalmente con le istituzioni, ancora oggi se ne ho occasione lo faccio.
Dal canto tuo, riempi le mie giornate di squillanti gridolini, di lallazioni gioiose, a volte anche le notti. Ma non rimpiango d'averti avuta, anzi sono equilibrata grazie a te.
Senza la tua presenza sarei stata persa!
Il generarti, mi ha dato uno scopo nella vita; ho scelto di fare la mamma per i primi tuoi dodici anni, mi sono occupata di te e della tua malattia, ho pellegrinato da un ospedale all'altro, cercando una via di fuga che ti salvasse, me ne rammarico ancora per non averla trovata.
Avrei voluto passarti il testimone, del mio sapere, farti conoscere la vita del nonno e della nonna, insegnarti a ripudiare la guerra, le armi; amare il tricolore,a non dimenticare mai gli orrori che abbiamo subito come Paese, grazie ad un manipolo di fascisti, che siamo un popolo strano, che dimentica gli eroi, che dimentica le date storiche....ma che siamo anche il Paese del sole, del vento,degli olivi, delle viti, della musica, del mare, dell'asprezza del nostro Nord abbracciato in possenti catene montuose, della sinuosità del nostro Sud, ricco di storia millenaria, preda a volte, di altre mediterranee popolazioni.
Questo avrei voluto dirti!
Nel tuo silenzioso mondo, non c'è posto per la memoria.
Sarò, io finche vivro', il tuo gancio in mezzo al cielo, dove potrai aggrapparti tutte le volte che vorrai e questo 1252800 di minuti con te sono stati una gioia insperata

venerdì 5 agosto 2011

Istituzioni ....in lontananza

Quando noi cittadini ci lamentiamo della lontananza siderale delle istituzioni il 90% delle volte abbiamo ragione.
Credo che chiunque mi legga, sappia ormai che ho un problema grave con la disabilità di mia figlia, un problema che nasce dalla stanchezza oramai cronica, che si accumula, anno dopo anno sulle mie spalle, e sul mio cuore.
Siccome ho scelto di occuparmene, siccome ho scelto di non abbandonarla, siccome ho scelto pur essendo sola con lei, di restarci e quindi di non costruirmi nessun affetto che mi distogliesse dai suoi bisogni, ecco che le istituzioni invece di alleviarmi il peso hanno fatto come a briscola ci hanno messo il carico da undici.
La vita però non è un tavolo verde da gioco, è una fumosa sequenza di secondi, che si trasformano in anni, 29 per l'esattezza.
Noi genitori di ragazzi disabili facciamo tutto cio' che è in nostro potere, per rendere dignitosa la vita dei nostri figli....ma basta che chiediamo anche un piccolissimo intervento d'aiuto, che si scatena la mattanza! Siamo come tonni tonti. Ci relegano in un labirinto senza via d'uscita.
L'1 giugno scorso ho mandato una raccomandata al Funzionario, della mia Asl, che si occupa di disabilità, protocollata in arrivo il 9 giugno, richiedendo un servizio già esistente per altri ragazzi in pari condizioni della mia, e la Asl in qualità della funzionaria, la quale snocciolando una serie di leggi regionali, mi fa sapere con una lettera data 28 luglio che non ho lo stesso diritto degli altri, ma che se voglio la posso mandare il fine settimana presso la casa-famiglia gestita dal centro di riabilitazione, ovviamente pagandomelo.......
Disattendendo le richieste formulate nella mia corrispondenza, con la Asl, è come sparare sulla Croce Rossa.
Istituzioni....!