sabato 24 ottobre 2015

Città a misura, di tutti

Chi vive in un piccolo centro urbano, ha la sensazione di vivere meglio che altrove, dove il caos regna sovrano.
Ecco il mio è davvero un piccolo centro urbano, ma ad ineducazione e menefreghismo del prossimo non sta  dietro a nessuno ne a Roma, ne a Milano.

In ogni Città che si rispetti, ci sono i parcheggi, le strisce pedonali, gli stalli per le moto, gli scivoli in fondo ai marciapiedi, gli stalli dedicati ai portatori d'handicap.

E non è che sei più furbo o vicino al Nobel se impedisci, a chi ne ha diritto, ad esempio di parcheggiare, o attraversare la strada, o semplicemente scendere da un marciapiede chiunque altro necessiti ad esempio di una rampa, per farlo in autonomia

Chi parcheggia, tappando di fatto la rampa, è un incivile, un cretino!


Questa è una Città che si lamenta spesso di non avere una pista ciclabile, ma che serve se i ciclisti di ogni ordine e grado sfrecciano impuniti sui marciapiedi, o contromano, o nelle aree pedonali....

Questa Città, che lamenta la carenza di parcheggi, ma poi se deve prelevare dal bancomat occupa abusivamente uno stallo per disabili, e se colto sul fatto alza le mani in senso di resa e dice...."via era solo un attimo!!!....", ma perché io debbo attendere che la tua faccenda seppur breve, m'impedisca di sostare dove ne ho diritto?

Perché, non rispettate nemmeno chi usa la moto, o la bici, e parcheggiate nei loro stalli, per prendere un caffè caso mai, ma se fate 10 passi a piedi non è che morite!!!
Così tutti quei furbetti che hanno il nonno moribondo, avente diritto al cartellino, usurpano in modo indegno un parcheggio destinato alle persone con disabilità, e vanno a farsi la ricetta dal dottore, o dal barbiere,  o in qualunque altro posto, che so a prendere i pargoli che escono da scuola.....che diavolo gl'insegnate ai vostri figli! Pensateci quando mettete in moto la macchina, pensateci! domani potreste avere lo stesso nostro diritto, e non poterlo esercitare, a causa di uno stupido, uno qualsiasi.....che " mi sono fermato solo un minuto!!!
Mortacci vostra.


giovedì 22 ottobre 2015

Era tanto che non scrivevo

Mentre in cucina sobbolle, lentamente la coda alla vaccinara,  riempiendo la casa di profumi.....tornano vigorosi ad affollarsi alcuni pensieri, non proprio sereni.

Sono giorni che avverto, uno strano malessere, come se mi granisse qualcosa dentro, e si riaffaccia il panico!

Panico di non essere all'altezza come madre, panico di non saperla lasciare, la mia cucciola intendo,  nemmeno in mani specializzate.

Panico di non saper più far nulla senza di lei!

E' diventata il mio alter ego, se lei non c'è, io sono nulla, non esisto, non vivo, non lo so fare.

Ogni pensiero è rivolto a Lei, il gancio nel mio cielo.

Sono spesso triste e svogliata, incapace d'amarmi, incapace di assolvermi.

Spero d'aver fatto tutto quello che umanamente potevo fare, ma non ne sono mai certa!

Sono diventata insicura....pessimista, una che non vede il bicchiere mezzo vuoto, io non vedo nemmeno il bicchiere.

Condannata ad una solitudine strana. Non mi diverto se Lei non c'è, eh si che è sfinente, ma senza di Lei non so recuperare energie.

Intanto sobbolle, lentamente espandendo profumi e sapori che avevo quasi dimenticato, che fanno parte di almeno quattro vite fa, e che spero di ritrovare intatti gustandola, ma si cambia anche in quello, certi gusti piacevoli della giovinezza, riassaporandoli, non li ho trovati buoni, come se col passare del tempo avessero perso la magia dell'infanzia.

Era tanto che non  scrivevo, era tanto che non confidavo alla carta le mie sensazioni più profonde, oggi è stata una giornata particolare, che  ha fatto riemergere, rimpianti per persone perdute lungo il cammino, da insanabili silenzi di cose non dette, che accumulandosi con le distanze chilometriche, sono diventate insormontabili. Io ho scelto molte volte, ne ho pagato anche conseguenze salate, ma quelle sono scelte e non rimpianti, e non le rinnegherò mai