venerdì 26 novembre 2010

Giù le mani dall'A.I.A.S.

ANNALISA SCARDIGLI Sono la mamma di una ragazza disabile grave, che frequenta quotidianamente il centro A.I.A.S. diS. Biagio, è da giugno c.a., che vivo in una specie di limbo…..e tutto mi arriva decuplicato, rendendomi ancora più difficile il cammino in questa vita.Si, perché non basta essere genitori di serie B agli occhi delle istituzioni, dello Stato, delle Regioni, delle Asl, dobbiamo subire pure questo stillicidio, perché sono stati fermati i lavori della costruzione del nuovo Polo, che per altro avrebbe dovuto consentirci di vivere un po’ più serenamente il tempo che ci resta , essendo nel progetto prevista anche la costruzione di una ulteriore casa –famiglia.I toni di tutta questa vicenda , direi che sono troppo alti, tutti ci dobbiamo impegnare a dialogare, ma il lavori del nuovo centro debbono proseguire, perché la struttura che è ancora grezza rischia serie conseguenze, se non viene ultimata e gli agenti atmosferici di quest’ultimi due mesi , potrebbero deteriorarla anche in modo totale.Le crociate,non sono utili, non portano da nessuna parte.L’A.I.A.S. è parte integrante del patrimonio civile e sociale di questa città, ed in questi anni e sono davvero tanti , ha rappresentato noi, ci ha accolto, ci ha assistito come nessuno aveva fatto fino ad allora …come nessuno farà in seguito.Lo Stato è latitante nei confronti dei nostri ragazzi, e le famiglie si sostituiscono ad esso quotidianamente, senza aspettare la manna dal cielo ci siamo rimboccati le maniche, e ognuno nel suo ruolo ha contribuito, alla costruzione d’un rapporto di condivisione incommensurabile.Giu’ le mani dall’A.I.A.S!!!!!

sabato 6 novembre 2010

Ti sto' perdendo


Sei stato il mio gancio in mezzo al cielo, lo squarcio di luce, quando il cielo si prepara a piovere, e chissà come e perchè, uno spicchio s'apre ed i raggi caldi, avvolgenti di luce trafiggono l'orizzonte ormai cupo di nuvole. Era davvero un periodo pessimo delle nostre vite, avevamo storie maledette da dimenticare. Ci siamo sorretti, puntellandoci l'un l'altro, per evitare di cadere. sono passati oramai una decina d'anni, anzi di più, io non ho smesso d'amarti, però! Io non ho smesso di preoccuparmi dei tuoi prolungati silenzi. io sono in una fase della vita che tutto si può lasciare andare.....tu sei lanciato verso il futuro che comunque t'auguro pieno di gioia e affetti. Ci sono state burrasche fra di noi tanto violente da rompere gli ormeggi, tanto violente, da rompere, cio' che di buono avevamo costruito, non ero io a volerlo, io ho solo subito la tua giusta voglia di liberazione. Liberarti di noi, dei problemi che mi porto in dote, e che sono indivisibili da me. Ma ti stò perdendo, lo avverto come un dolore sordo in mezzo al petto......forse è giusto così, forse è giusto che ti perda ancora e ancora una volta, per riportarti un giorno, chissà se avro' un'altra occasione, nel porto sicuro e protettivo del mio affetto. Abbiamo tante cose che ci legano. Tanti ricordi. La musica. Il cielo notturno, Saturno, Andromeda, Giove e Io e Europa.