E' più di 30 anni che ti faccio i versi degli animali.....tu sorridi, ma non favelli.
E' più di 30 anni che cerco di farti dire: Mamma, è difficile lo so, per te è un labiale incomprensibile.
L'altro giorno mentre facevamo la nostra passeggiata quotidiana, io t'ho detto come fa il gatto ed io come sempre accentuando il verso con i movimenti delle labbra. Tu mi guardi divertita e con una voce strana quasi gutturale, facendo gli stessi versi con le labbra, dici miao.
Ho creduto di svenire, di gioia. Ci sono riuscita
Svegliarsi nel cuore della notte, con un peso sul cuore. Dolente.
Svegliarsi e chiedersi perchè di tutta questa tristezza, che segna il mio tempo, conosco l'origine, ma non la soluzione. Trascorro giornate vuote, come canne, sballottata da venti di burrasca, e poi planare in rade senza vento.
Sensazione di inutilità, a che servo io, la mia vita, progettare il futuro, sentirsi parte.
Non sono depressa, sono triste.
Sola, senza affetti stabili. Senza legami familiari, è così che volevo vivere, ma pesa.
Leggere, tuffarsi nelle parole degli altri, per lenire l'ansia di vivere, per comprendere se anche gli altri, vivono la stessa tristezza, e se hanno trovato la soluzione, in vite così diverse dalla mia, in dolori così acuti, che il mio sembra una carezza.
Già il mio dolore, che nasce dal ventre, si nutre dell'anima, muore nel cuore.
Ogni giorno è un giorno importante per molti, per pochi.
Così perdiamo la coscienza di ciò che proponiamo, che sia l'aids, che siano le malattie rare, che siano gli orsi polari, che siano le donne, il clima, il pianeta.
Ogni giorno c'è da ricordarsi qualcosa che è veramente importante.
Essere al mondo, nella parte fortunata della Terra.
Essere donne in un Paese occidentale.
