sabato 22 dicembre 2012

Pistoia senza barriere



E' stata una bella esperienza, resa possibile grazie al Patrocinio del Comune di Pistoia, nella qualità del Servizio alle Politiche Sociali,  all'AMNIC e alla UIC; una camminata nel nostro Centro Storico.
L'iniziativa nasce dal bisogno di elaborare e programmare interventi per la realizzazione ed  il superamento delle barriere architettoniche e per rendere la nostra Città fruibile da tutti, ma in particolar modo delle persone con diverse abilità.
Bisogna percio' costruire un percorso, che le nuove generazioni stanno già facendo grazie anche agl'insegnanti, che sono sensibili a queste problematiche, e diffondere la cultura dell'integrazione e consentire una maggiore partecipazione alla vita cittadina.
Ritengo, che sia importante far capire alle nuove generazioni che la disabilità è una condizione e non una malattia, ed i bambini presenti ieri e coadiuvati dalle insegnanti, hanno compreso questa differenziazionee quanto possa essere sciocco, e incivile parcheggiare su un marciapiede una bicicletta, impedendo di fatto la mobilità a chi ad esempio per muoversi necessita di una sedia a rotelle, oppure occupare abusivamente un parcheggio per i disabili, o peggio parcheggiare l'auto nei pressi di uno scivolo, al termine di un marciapiede.
Questa è una battaglia che conduco da tempo.

giovedì 20 dicembre 2012

A.P.R.....l'isola che non c'è


Mancano 5 giorni a Natale.....per fortuna così finirà velocemente questa sagra di ipocrisia.
Che avremo da festeggiare!.
Brindiamo alla chiusura di ospedali d'eccellenza, di università, ai nuovi e vecchi poveri che lo saranno sempre di più, brindiamo alle famiglie che vanno alla Caritas a mangiare, brindiamo a chi ha perduto il lavoro, brindiamo a chi muore di lavoro, oppure brindiamo al fatto che i censori e i burocrati di sempre, ci han tolto tutto persino la dignità.
E' tutto uno sbaciucchiamento, un rinnovarsi di auguri, di pacche amorevoli sulle spalle....
e intanto lo scheletro del nostro nuovo Centro, patisce gli eventi atmosferici, e resta come una Cattedrale nel deserto dell'indifferenza.
Indifferenza delle Istituzioni, della politica della Città.
Ma un augurio, mi sento davvero di doverlo fare, al personale dell'APR, che nonostante le pochissime risorse, ogni anno ci regalano, un momento di gioia e di sana accoglienza.
Siete la nostra isola che non 'cè, dove ci fate sentire davvero importanti e insostituibili.
.....i vostri auguri e i vostri abbracci sono il regalo più bello che ho ricevuto: GRAZIE RAGAZZI!




lunedì 17 dicembre 2012

Con forza, con orgoglio, con amore



Ho letto un libro bello.
Ho letto una cosa vera, non è così facile di questi tempi.
Bravo Rodolfo, con i tuoi semplici ma concisi pensieri, ci hai regalato uno spaccato di vita italiana, quella della provincia toscana, lunga  mezzo secolo circa.
Attraversando con una leggerezza davvero delicata attimi terribili, dalla fine della guerra a oggi.
Ricordando ai più giovani che avranno modo di leggere questo libro, che la fortuna non è fare il calciatore o la velina, la fortuna in certe occasioni dlla vita è, restare vivi!! Dentro il cuore, nella testa, e che le avversità, che tutti abbiamo, chi prima chi poi, servono a farci crescere come persone, distinguendoci dagli animali, che non sono peggio di noi sia chiaro!
In questo libro ho trovato la saggezza contadina, di realtà che oramai non ci sono più...., e che come Rodolfo più volte sottolinea, il lavoro nei campi dava tempo a tutti, sicuramente meno soldi, ma seguendo l'avvcendarsi delle stagioni, dava il giusto ritmo,  per una vita sana.
Oggi si corre, perdendo spesso di vista i valori, che fanno grande un popolo, una nazione, cioè la cura e il sostentamento dei più deboli che siano anziani o diversamente abili.
Rodolfo, ha avuto un gran pregio in questo libro, ha descritto i sogni di un ragazzo nato in campagna che si è dovuto misurare, col mondo  della fabbrica, senza dimenticare chi era e da dove veniva.
Ci ha descritto anche cose spassose, come quando cercavano l'approccio con qualche ragazza.....fino all'incontro fatale con la compagna di tutta la sua vita, l'altra metà della mela, la mamma di Enrico.
Il libro ci racconta con delicatezza, la nascita di un figlio, voluto, amato.
Voluto e amato sempre, anche quando il responso dei professoroni, ha ghiacciato i sogni di Rodolfo e Franca.
Avevano un figlio speciale.
Era un dono prezioso,  ma anche faticoso, problematico.
L'inserimento a scuola, i sostegni che non c'erano.
Arrovellarsi per ottenere sempre il massimo per questo figlio speciale, quindi gl'incontri coi docenti, con i Presidi, con i servizi sociali, per assicurare ad Enrico, le stesse possibilità di un qualsiasi altro ragazzo.
Non sono state tutte rose e fiori....Rodolfo e Franca, hanno trovato tante spine nel loro percorso, ma erano forti del loro amore e dell'amore per Enrico, che hanno superato burrasche e marosi, e sempre han trovato riparo, in un porto sicuro.
Ma un pensiero arrovella ora Rodolfo, che ne sarà  di suo fiiglio, dopo di loro...cioè quando nessuno dei due, potrà più prendersene cura, o per legge della natura non ci sarà più a guidarlo nella vita.
Questo caro amico mio è il dilemma che attanaglia tutti noi....che non ci fa arrivare all'ultimo traguardo con serenità, che ci fà vivere male il quotidiano, che rende insonni le nostre notti...
Non ho la bacchetta magica, per alleviarti lo spirito, ma hai costruito una muraglia indistruttibile che ha aiutato Enrico, nella sua vita e che i tuoi insegnamenti gli faranno da guida poi.
Rasserenati, se puoi!
Mi hai fatto un regalo speciale con questo libro perchè è scritto con forza, con orgoglio e tantissimo amore

domenica 16 dicembre 2012

Fate silenzio, per favore!

Fate silenzio per favore....


Le notizie son gia vecchie prima ancora di essere stampate. Una strage di innocenti.
E i sapienti del giorno dopo che si accalcano a dire la loro, a far commenti, a snocciolare decaloghi.....State zitti!
Il killer era affetto da una forma meno grave di autismo!
E allora?......è doppiamente colpevole.
Già avete trovato a chi addossare tutta la colpa del gesto insano che ha compiuto, a sua madre.
Perchè lo portava al poligono di tiro.
Ma quanti ragazzi, vanno al poligono di tiro, eppure non ucciderebbero nemmeno una mosca, allora se dovete dire scemate tacete. E rispettate il dolore di quelle famiglie travolte dall'orrore, i genitori dei bimbi uccisi, i genitori di quelle maestre.
Non era prevedibile che facesse questa strage, almeno non come si può prevedere che il tempo cambierà, perchè vi duole un callo.
La situazione è assai più complessa in un Paese, che vende armi a chiunque, dove le lobby che vendono armi, fanno il buono e il  cattivo tempo...., dove non esiste una sanità pubblica e chi ha bisogno d'aiuto o paga o muore, e fa morire.
L'America è un Paese immenso, dove è davvero possibile realizzare i sogni, ma anche un Paese, dove la legge del Far West è ancora molto radicata...
Noi non siamo molto migliori.
Abbiamo avuto strane presenze, nel Consiglio dei Ministri, nell'era berlusconiana, Ministri che hanno invocato ronde anti immigrati, che hanno respinto  carrette di disperati a largo, che hanno invocato leggi per poter sparare.....Avevamo una sanità che garantiva, la possibilità di curarci....ora è implosa!
Le on.li di quello schieramento fanno quadrato intorno al loro leader maximo, starnazzando come oche bellicose, ma non salveranno Roma.... e non salveranno nemmeno noi dalle loro nefandezze.
Un Paese il nostro, che pensa di spostare il Festival, per poter votare come se le due cose fossero collegate...temono i cabarettisti, temono che la satira, faccia loro  danno, nenche fossero dei "Pasquino"!,
già ma noi non abbiamo il papa-re.
O si.

sabato 1 dicembre 2012

La coperta è corta










La coperta è corta, e inutile tirarla su o giu, è corta.
In questo momento politico, dove tutto, viene ridotto all'osso, pur di non spendere, addirittura chiudono le chirurgie, chiedere di più di cio' che abbiamo, è veramente di pessimo gusto.
Parlo per te figlia, perchè tu nuora intenda...
Siamo una delle rarissime realtà dove abbiamo un Centro che accoglie i nostri figli  speciali, 5 giorni su 7, e pochissimi casi 7 su 7, ora chiedere all'Amministrazione di tenere aperto anche per Natale e altre feste simili, mi sembra davvero inopportuno,  privare prima di tutto il personale, di starsene a casa coi propri cari, e poi anche i nostri figli.
Il Natale è la festa della famiglia, come far festa senza di loro, i nostri figli che sono la cosa più preziosa che abbiamo.
Io saro' tarata, ma non capisco!!!
Scusate.
Scusate lo sfogo.
Ma quando una richiesta è assurda, io non giro il viso da un'altra parte, mi espongo...
Per giunta sono famiglie con più di un componente, che potrebbero tranquillamente prendersi per un giorno, la cura dei propri figli...e far festa davvero tutti insieme, rinnovando quel patto d'amore che ci ha permesso di metterli al mondo.

mercoledì 14 novembre 2012

Ho un sassolino nella scarpa...e un rospo giu' per gola

Un po' di tempo fa il Vescovo di Pistoia si è recato al campo nomadi, a parlare con loro, perchè l'integrazione sia possibile, dicendo.....Giusto pretendere legalità dai Rom, giusto obbligarli a mandare i figli a scuola, giusto che non vivano di espedienti, ma abbiamo un dovere anche noi: inserirli in un contesto civile, cancellare condizioni di vita intollerabili”.Citazione presa
andreaballi.blogspot.com., . sono pienamente d'accordo con le parole del Vescovo.
L'integrazione è sempre possibile, basta volerlo!
Vale così per i Rom, gli extracomunitari, ma anche e sopratutto deve valere per i disabili.
Ora la nostra piccola Città dormiente, ha fatto molto in questi anni per rendersi vivibile e fruibile da tutti, 
ha messo gli scivoli sui marciapiedi, salvo poi che qualche furbacchione non ci parcheggi sopra,  anche gli uffici di interesse pubblico son provvisti di entrate agevolate per i disabili, ma immaginatevi di essere su una sedia a rotelle e di voler prelevare ad un bancomat, se non siete accompagnati da qualcuno, non potrete farlo mai da nessuna parte, oppure entrare in un qualsiasi ufficio postale, se qualcuno di buon cuore non vi apre e vi sostiene la porta....non pagherete nemmeno un bollettino. Bene l'ho detto, mi son tolta un sasso dalla scarpa.
Il portavoce della Curia pistoiese, pochi gioni dopo la visita del Vescovo al campo nomadi, ha avuto una dissavventura metropolitana, la solita tecnica oramai consolidata del finto specchietto rotto, con l'autista del mezzo finto-incidentato che chiede  al portavoce della Curia pistoiese, 170, 00  euro per riparare il fantomatico danno, e per non far denuncia all'assicurazione, e il nostro prode portavoce contratta fino a consegnare al mariuolo, una somma credo di circa 60,00. euro......, salvo poi farsi intervistare dicendo che spera che chi lo ha derubato non risieda al campo nomadi che lo ha visto ospite insieme al Vescovo, nei giorni passati....Ecco nella sua precisazione....si avverte quel senso di malessere, che mi ha fatto ingoiare il rospo che ancora ho sullo stomaco.
Anche a me è successa la stessa cosa, ma io non ho pagato.....non sono scesa a compremesso col mariuolo, anzi ho impugnato il telefono, e la macchina fotografica, che porto sempre con me, ed ho detto che avrei chiamato i vigili urbani....strano a me non è venuto in mente che fosse del campo nomadi, forse perchè io non ho preconcetti, e nemmeno scheletri nell'armadio.



martedì 23 ottobre 2012

Lavorare per vivere o lavorare per morire




Non sono molto ferrata sull'argomento....ho solo letto molto, cercando di darmi risposte esaurienti, che placassero la mia fame di sapere e conoscere.
Ho anche cercato fra gli amici di un popolare social-network, che  abitano a Taranto, di avere notizie più cristalline e non filtrate dai media.

Chi mi conosce bene sa che non sono un leader, ma un buon gregario!

Chel'Ilva del gruppo Italsider, sia una  fra le 30 fabbriche italiane più pericolose, per l'ambiente e la salute pubblica, oramai è un dato assodato, anche se più volte è partita dal web la richiesta di un registro pubblico dei tumori, senza per altro ottenerlo....se non negli ultimi tempi quando la palla a forza di rimbalzi gli è scappata di mano....

Ma come pensare di chiudere una fabbrica, che è nel nostro Meridione senza trovare la soluzione per salvare capra e cavoli, questo davvero m'imbestialisce....

La fame di lavoro oramai e ovunque, ma il nostro Sud da sempre paga una sudditanza nei confronti del profondo Nord, in materia di possibilità lavorative...

Io ricordo il progetto di Italia   '61, all'epoca mi trovavo a Torino, e ricordo le file folte davanti ai cancelli della Fiat a Mirafiori,  ma ricordo anche con disgusto i cartelli affittasi  sui portoni, dove risaltava scritto ben in grande che  non avrebbero affittato ai meridionali....e se Torino è diventata grande, è grazie alle lacrime ed al  sangue versato proprio dai meridionali....che lasciavano le lor famiglie nel desolato sud, in cerca di fortuna , in città allora davvero inospitali; dietro di loro lasciavano si fame e disperazione, ma anche sole e sapori, e calore e musica,  e profumi, e stavano in città grigie di smog, di nebbia!

D'allora ne abbiamo fatta tanta di strada...., ma abbiamo percorso a volte sentieri perigliosi che hanno minato e minano tutt'ora la salute pubblica.

Che i miei occhi non debbano vedere più un Italia '61, ma nemmeno voglio leggere di bambini che gia nel grembo materno hanno dei tumori, causati dal sudiciume che l'Ilva ma non l'Ilva sparge nell'aria, nella terra, e nell'acqua.

I politici, son corsi tutti ora al acapezzale dell'Ilva moribonda, ma il Suo Padrone non ha mai fatto nulla, per sanare i disastri che la sua fabbrica ha compiuto.

Ma  gli operai saranno gli unici ha pagare!!!

Se l'Ilva chiude i battenti, senza far nulla per l'ambiente, Taranto avrà ancora per decenni un tasso di tumori elevatissimo e  occhi disperati, velati di malinconia, di uomini e donne, che non avranno davvero più nessun futuro.

Lavorare per vivere e non lavorare per morire.

Salvaguardiamo tutti, ma anche il Lavoro!!

mercoledì 10 ottobre 2012

Siamo dei servi sciocchi








Oggi, non sono tempi facili, per nessuno.
Per i disabili non lo sono mai stati.
Lo Stato che latita, le Istituzioni locali, che mai hanno incentrato la loro attività politica sugli affari sociali, che anzi vedono come un peso morto, le famiglie che si fanno carico di tutto e per tutto per salvaguardare la dignità dei loro cari, disabili.
Lo ripeto la disabilità è una condizione e non una malattia, ma ci sono malattie che nel loro decorso portano ad una disabilità permanente.
Ora, siamo un Paese che, urla allo scandalo per l'uso scellerato della cosa pubblica da parte di molti politici,...ma che non fa nulla o quasi per porvi rimedio.
Io credo che se la politica non torni ad occuparsi delle famiglie, è destinata alla morte civile.
Il vero Paese democratico ed attento agli ultimi, non è quello che permette che chi ha di più, paghi meno e chi non ha nulla nemmeno la salute, mantenga i vari sultani....
Ora cercare  di risparmiare sulle spalle delle famiglie, che hanno nel loro nucleo una disabilità, sia come sparare sulla Croce Rossa.
La libertà dal bisogno, è il principio.
E' inutile tenere aperte le grandi distribuzioni, i centri commerciali, se poi non viene data la possibilità d'acquisto alle famiglie....li potete tenere aperti anche di notte, ma se il nostro potere d'acquisto è pari a zero...sarà l'ennesimo buco nell'acqua.
Ci avete tolto la speranza d'un futuro.
I nostri giovani, non hanno futuro.
Siamo dei servi sciocchi.
Avete alzato l'età pensionabile delle donne, ma non ci permettete di far carriera come gli uomini, ditemi quante donne sono nei Consigli d'Amministrazione degli enti che contano......le pari opportunità in questo Paese sono carnevalesche....
In questo Paese dalla memoria corta, non ci sono strutture pubbliche, per permettere ad una donna di lavorare fino a 66 anni, se in famiglia ha un disabile, che sia figlio, marito, genitore.
L'impegno h24, ricade sulle nostre spalle sempre e da sempre.
Allora togliere contributi a chi non grava sullo Stato, è una bestemmia!!

lunedì 8 ottobre 2012

50 anni di storia, la nostra.








Abbiamo cominciato in sordina, abbiamo cominciato 50 anni fa.

La strada è ancora lunga, c'è da fare ancora molto, moltissimo è stato fatto. Deve essere nella volontà di tutti pero' costruire i prossimi anni.

L'A.P.R. è la nostra casa, e se si rompe un coppo del tetto,tutti abbiamo il dovere d'intervenire per sanarlo, ognuno come può, non si deve demandare agli altri  l'impegno che abbiamo preso sposando la causa dell'A.P.R. stessa, e con lo stesso vigore con cui l'abbiamo fatta nascere!

E' stato dolorosissimo, tagliare il cordone ombelicale che ci ha dato la vita, ma necessario. La piaga avrebbe  infettato, tutto e tutti, e noi non potevamo permetterlo, per i nostri figli, fratelli, genitori, o semplicemente amici.

Siamo giunti ad un traguardo importante, ma abbiamo ancora altre vette da conquistare, quindi zaino in spalla e piccozza pronta.....l'avventura continua.

giovedì 30 agosto 2012

La forza e l'abilità








La forza e l'abilità.
Mi sento inabile di fronte alla loro forza, non solo fisica......, superare con energia un inciampo della vita, e vincere.
Ci fanno davvero sognare gli atleti della  Paralimpiade.
Donne e uomini che pur avendo avuto grandi difficoltà, hanno sconfitto la diversità, la tenacia di cui ognuno di  loro è provvisto è impressionante.
Mi sento infinitamente piccola, coi miei acciacchi e le mie lamentazioni dolorose......
Fateci sognare.
Regalateci la vostra determinazione.
Con forza è grandissima abilità

martedì 17 luglio 2012

Dite la vostra

Ora che la bambina del lago è scomparsa tutti sembrano notare il vuoto che ha lasciato.
Viveva brada a i margini  della foresta, nessuno si prendeva cura di lei, molti ne avevano paura!
Come tutti noi anche lei aveva i suoi riti quotidiani....si lavava nel lago, si pettinava specchiandosi nelle dolci acque, vestina di stracci, ma sempre puliti e ben ordinati...
Si nutriva di erbe e bacche, che trovava in abbondanza dove nessuno s'addentrava, per paura d'incontrarla...e viveva libera in una capanna di fango e foglie.
Nessuno conosceva il suo nome.
Era lì da tempo immemore anche i vecchi del vicino paese asserivano che c'era sempre stata e che nelle notti di luna piena ululava alla luna ....solo dicerie fantastiche, di chi avevva una paura fottuta d'incontrarla....quindi evitata con sapienza.
Molto tempo prima si dice che una donna, sola come lei e raminga al mondo, avesse cercato di viverci accanto, come una madre incompiuta s'era presa sulle spalle quella creatura fantastica, e selvatica e forte, e aveva cercato, invano, d'educarla alla civiltà....ma non era riuscita nell'intento e in una mattina di nebbia era sparita, nella cortina fitta oltre il canneto dove placide gracchiavano le rane....
La bambina del lago che tutti chiamavano così, era tornata ad esser sola al mondo....accompagnata dallo scandire delle stagioni, della notte e del giorno,  solo dalla natura incontaminata, dallo svolazzare di farfalle in primavera dai lumini timidi delle lucciole, all'inozio dell'estate, dai canti notturni delle civette, dal cadere delle foglie e dalle folate di vento gelido nell'inverno....
Una giorno una bimba speciale, s'era perduta, e la mamma affranta  e il babbo l'avevano cercata in quelle valli silenti, avevano chiamato molti amici, per riuscire a trovarla sana e portrla in salvo...
La bambina del lago aveva notato come fosse goffa nei movimenti, ma non ne aveva avuto paura, l'aveva avvicinata con una tenerezza, e aiutata a cercarsi un giaciglio le aveva offerto il suo cibo, e in quella notte senza luna l'aveva vegliata.
Al'alba i soccorritori l'avevano ritrovata mezza addormentata dentro un tronco vuoto coperta da un'erme foglia verde...., stava bene, e  per la prima volta pronunzio' due parole: La bimba!
Ecco che tutti quelli che avevano frettolosamente giudicato la bima del lago come una diversa, una un po' matta, un rifiuto della società, si sentirono davvero in colpa, perchè nessun essere vivente ha diritto ad essere isolato, con l'unica colpa d'essere diverso....
Stretta è la foglia larga è la via dite la vostra che ho detto la mia!


lunedì 4 giugno 2012

Ma che bella giornata








Ma che bella domenica! Passata rimirando un paesaggio mozzafiato, della collina pistoiese, in compagnia di amici preziosi.
Una calura meridiana quasi estiva,  il silenzio rotto solo da voli d'insetti, fra l'erba alta e odorosa.
Sul crinale di fronte una fila ininterrotta di cipressi maestosi, sull'aia sotto il gazebo tanti amici, alcuni nuovi e benvenuti, altri più attempati, ma sempre giovani nello spirito.
Ci siamo ritrovati così ieri, nel Centro di Valdibrana, non è che ci fossimo mai persi, ma ognuno è indaffarato nelle sue attività quotidiane che non abbiamo mai tempo per noi.
E' sacrosanto invece avere tempo per noi, per parlare, confidarsi e farsi aiutare da quelli che sono più avanti, e per non far sentire ai nuovi arrivati che non c'è posto al nostro desco, anzi che sono i benvenuti, e come accadeva nelle famiglie d'una volta ci si stringe e s'aggiunge una seggiola.
Il nostro motto è proprio questo" Aggiungi un posto a tavola che c'è un amico in più".
Molti di noi, hanno vissuto sulla loro pelle la sensazione dell'abbandono,  senso d'impotenza nei confronti delle malattie dei nostri cari, ecco perchè è importante ritrovarsi, sorreggersi, consolarsi.
La disabilità dei nostri cari è come un lutto, che va elaborato e superato, per accettarlo fino in fondo, e riuscire a condividerlo.....non alziamo bandiera bianca nel senso della resa, mai!
Ognuno a suo modo e con gli strumenti che possiede continua la sua lotta contro la disabilità, informandosi e accertandosi da fonti autorevoli.....non dai ciarlatani.
Ecco il gruppo d'ascolto serve proprio a questo, a darci modo di esporre le nostre apprensioni, le paure per un cammino che già sappiamo tortuoso, irto e pieno d'ostacoli,  ma che in solitudine ci può sopraffare, nel gruppo invece abbiamo la possibilità di ricaricarci dell'energia che ci serve, per continuare a lottare per i nostri cari, affinchè la loro dignità e qualità di vita siano il traguardo, ma non semplice arrivo, anzi una partenza verso il futuro.

venerdì 25 maggio 2012

Alcuni si sentono un po' generali....

Oggi sono felice.
Sono felice perchè con l'aiuto generoso di un amico, sono riuscita ad inserire il mio cucciolo, in un percorso ad hoc per lei.
Certo i ringraziamenti sia in forma privata, sono già giunti la' dove volevo giungessero.
Ma ho imparato a mie spese che è bello farli anche pubblici, perchè in questo Paese dove la meritocrazia è una chimera irraggiungibile, le persone che, solo con gesti di forte altruismo si mettono al servizio degli ultimi, sono davvero pochi......molti aihmè, si sentono invece generali.
Nel  quotidiano di tutti noi c'è un generale frustrato, che si vendica con chi gli capita, le sue insoddisfazioni professionali.
Per una volta è cappuccetto rosso che sbrana il lupo!
Sono felice, in un momento di grande depressione, sono felice, perchè mi realizzo come madre, sono felice perchè il mio cucciolo ha trovato l'isola che non c'è, sono felice perchè posso guardare al futuro prossimo con meno apprensione, e come diceva mio padre che era un cattolico di grandissimo spessore, la divina provvidenza non abbandona nessuno.....

martedì 10 aprile 2012

Se la Chiesa.....

Sono davvero fortunata, nonstante la grave disabilità di mia figlia, son davvero fortunata e libera.
Nella nostra Associazione, che come guida spirituale abbiamo un grande prete Don Diego, non solo mia figlia ha ricevuto la Comunione, ma quest'anno anche la Cresima......e il mio cucciolo non è in grado di intendere e volere!
E mentre io ne sono capace, non professando, ho accettato che le somministrassero i Sacramenti....non sono una baciapile, vado in Chiesa quando ne ho voglia e ne sento la necessità.
Provengo da una famiglia cattolica osservante, io non lo sono mai stata, e di questo ringrazio i miei genitori d'avermi lasciata libera, come libera mi sento ancora oggi...
Leggo su un quotidiano che un prete delle valli di Comacchio a Porto Garibaldi si è rifiutato di far fare la Comunione ad un bambino solo perchè disabile mentale....., ma non leggo che questo "prete", abbia rifiutato l'Eucarestia a chi non paga le tasse, o ad un politico corrotto, o peggio ad un prete pedofilo, e non ha scagliato nessun anatema contro di loro!
Mi auguro che il suo Vescovo lo sollevi dall'incarico, è talmente inetto a guidare una Parrocchia che potrebbe far più danni d'una piena del Po'. Se la Chiesa non torna accanto agli ultimi, segnerà la sua fine.

sabato 24 marzo 2012

Per un milione di euro....


Per un milione di euro!
Eccola qui, la vera verità, spiattellata ai 4 venti, pubblicata sugli organi di stampa locale....
eccola qui la vera verità!!
Non vi frega nulla di noi noi familiari, tanto meno dei nostri cari assistiti amorevolmente dal nostro preziosissimo personale, come non vi frega più nulla di mascherare la richiesta dietro falsità, costruite a tavolino da chi è stato delegittimato da un'assemblea pubblica, che voi definite antidemocratica, ma che noi liberamente abbiamo votato.....e che oggi come allora rivoteremo.
Vi siete nascosti dietro un dito, troppo smilzo, e siete stati scoperti, con le dita ancora sporche di marmellata.....
A chi volevate darla a bere? A chi?
Certo non alle centinaia di famiglie, che ogni giorno combattono, per il benessere e la dignità dei loro cari siano essi figli, fratelli, genitori o semplicemente amici, che ogni giorno salgono un Golgota, con una croce pesissima da trasportare, e non trovano quasi mai nessuno che se ne faccia carico.
Non certo le istituzioni, o la politica, o certi pennivendoli al soldo di qualche politicante senza scrupolo.
La nostra croce la portiamo da soli, eppure insieme a tanti che come noi condividono questa passione, che ogni mattina si pongono sulla testa una corona di spine, che abbracciano il legno e lo trascinano a volte solo di pochi metri, a volte cadendo sotto il suo peso insostenibile. E allora, non ci resta che piangere, affidando alle lacrime che silenziose scivolano sui nostri volti, tutta la stanchezza di una vita, tutta la rabbia, per non riuscire a fare di più, per la frustrazione che ci cala addosso, la sera al tramontar del giorno, quando la notte è ormai prossima.
UN MILIONE DI EURO!!
Noi dal nostro canto vi rispondiamo che no!!! Un milione di volte, no!
Togliete le vostre mani, dal nostro futuro, da quello dei nostri figli, fratelli, genitori o semplicemente amici.

mercoledì 7 marzo 2012

8 marzo la festa

Due donne.
Una madre e una figlia. Così diverse e così uguali.
La madre con gli affetti ingrottati, come torrenti impetuosi, scorrono nelle sue viscere, carezzando a volte il cuore, a volte travolgendolo con rapide impetuose, per terminare la corsa in laghi sereni..., la figlia, un tenero germoglio, che una brinata fuori stagione, l'ha lasciata allo stato di germoglio per sempre. Un giovane arbusto senza un tronco solido, senza fiori e ne foglie.....una primavera interrotta.
E' festa anche per noi?

lunedì 13 febbraio 2012

Atti e attori, comparse e comparsate

Non è nuovo che scriva di disabilità, è l'argomento più a lungo approfondito, ed è l'argomento che mi fa star sveglia molte notti, preoccupandomi non poco.
Il durante noi, è assicurato dalla struttura forte e salda dell'Apr, dove i nostri ragazzi fanno molteplici attività, e non solo riabilitative, ma anche ludiche, accompagnati come sempre nel percorso da personale preparatissimo, attento e amorevole.
Nel teatro quello serio, ci sono fior fiore di pagine scritte da i più illustri commediografi, pagine indimenticabili, che molte compagnie serie hanno fatto ancora più grandi.
Esiste anche l'avanspettacolo, che non è a mio avviso decultura, perchè riesce nel suo falsetto, farci ridere......esistono altresì, anche i caratteristi, che sono stati per il cinema italiano una grande risorsa, poi le comparse, con piccole parti a volte silenziose, ma che hanno saputo imprimere nella nostra memoria lo charme e la bravura.
Ed infine aihmè ci sono gli" omminicchi", come diceva il grande Totò, che fanno le comparsate......che non hanno niente da dire, non hanno battute da fare, che non fanno ridere......voi direte che so "ommini de' merda", no signori sono solo "omminicchi", dei quaquaraqua, senza arte ne parte.
E anche stamani è andata in scena un'opera da mezzo soldo bucato interpretata da "omminicchi".....
Chi vuol esser lieto sia, del doman non v'è certezza!

martedì 31 gennaio 2012

Sono fiera di essere la mamma di Laura


Sono fiera di essere madre!
La mamma di Laura per l'esattezza, perchè averla è stata la cosa più bella che potevo fare nella mia vita.
Senza di lei, sarei persa al mondo....senza di lei io non sarei.
E nonostante la stanchezza, e nonostante la paura del futuro, che non si fa roseo perchè invecchio...sono contenta d'accudirla in ogni suo più piccolo bisogno, e rendermi utile alle sue limitate capacità.
I sono i suoi piedi, le sue mani, la sua voce!
Grazie figlia per avermi realizzato come persona.

martedì 17 gennaio 2012

Ogni accanimento è veramente brutale

Gli estremismi, non mi sono mai piaciuti, ne i politica di qualunque colore fossero, ne nella religione di qualunque Dio si preghi, che nella vita civile. Sono accanimenti che non producono nulla di buono.
Sono per il testamento biologico, lo sostengo da sempre, e quindi da sempre sono contro l'accanimento terapeutico, ma sono anche contro l'accanimento politico, che si fa contro l'Associazione Pistoiese per la Riabilitazione.
E si, perchè ci può essere solo una chiave politica in questa vicenda, che per ora a mandato al tappeto solo le aspettative di noi genitori, e dei disabili che hanno in cura....aspettative per altro scelte democraticamente da oltre 300 persone.
Perchè gli antagonisti in questa vicenda amara sono circa 300 persone che sono state epurate in qualità di soci della vecchia Aias, ci hanno reso inerti, una pulizia etnica oserei dire, di tutti quelli che gli potevano mettere i bastoni fra le ruote.....Salvo poi reiscrivere una decina di genitori, nella neonata Aias, che però guarda caso, mandano i figli all'APR, perchè nel nuovo organismo, non hanno ne gli spazi, ne il personale per accoglierli.
Un vecchio proverbio recitava così:" Parlo per te figlia, perchè tu nuora intenda"....
Il nuovo Centro che doveva sorgere, all'avanguardia in tutti i sensi è fermo oramai, come è ferma la costruzione della nuova Casa-famiglia, che dovrebbe accogliere i nostri cuccioli, quando noi vecchi e stanchi, non ce la faremo più a prenderci cura di loro, o peggio quando saremo oltre l'orizzonte.
A questa classe politica senza scrupoli, vorremmo solo ricordare, che la dimostrazione d'essere dei purosangue, si vede anche nella cura dell'altro, nell'accoglienza dell'ultimo, cosa che non hanno mai dimostrato d'avere a cuore.
Non ci lasceremo prendere al lazo, noi siamo purosangue, liberi e potenti.
E i nostri ragazzi sono diamanti, che proteggeremo a costo della vita.

domenica 15 gennaio 2012

Pistoia e disabilità a chi importa?

Da bambini alcune cose ci facevano stupore, ad esempio la prima volta che ho visto nevicare, sono rimasta incantata a guardare il paesaggio che cambiava aspetto, la neve che tutto ricopriva come una coltre soffice m'incantava....., non ho più la capacità della fanciullezza, nulla più mi stupisce, nemmeno la malignità di certi personaggi.
L'Associazione Pistoiese per la Riabilitazione, che è nata dalla volontà di oltre 300 cittadini, liberi e onorevoli, è perseguitata da personaggi, anche politici locali, ai quali nulla importa dei disabili, delle famiglie e tanto meno dei dipendenti.
E' un accanimento, nei nostri confronti, che non ha eguali nella società civile.
Ma visto che siamo prossimi alle elezioni politiche del nostro Comune, vorrei chiedere ai candidati del PD, e ovviamente non solo a loro per par-condicio, ma Voi da che parte state? Nei vostri programmi si leggono cose interessanti, per la Città e per il suo sviluppo futuro, c'è molta attenzione allo sport, al verde pubblico, alla viabilità, e poco sociale, anzi mi permetterei di sottolineare quasi nulla. Come se, il futuro di Pistoia sia solo un problema urbanistico. Ma una Città è tale se si occupa principalmente dei suoi cittadini, e di quelli svantaggiati in particolar modo.
Venite a parlare con noi, che non siamo entità invisibili, e buoni solo a votare, venite a sentire le storie delle nostre vite disagiate, venite a farvi raccontare le nostri notti insonni, venite a conoscere e palpare con mano la nostra disperazione, venite ad ascoltare!
Siamo disponibili, lo siamo sempre stati.
E quando un genitore anziano piange, perchè non sà cosa l'attende nel futuro prossimo, con l'età che avanza, vive disperato il presente, perchè domani il suo cucciolo zoppo, forse non avrà un posto dove stare, forse!
Bene di fronte ad una madre che piange la sua disperazione, sono inabile.
La scelleratezza di certi personaggi, che hanno causato nelle nostre famiglie uno tsunami, causandoci danni reali, che hanno preoccupato i nostri disabili al punto che ci chiedono:" ....ma che ne sarà di noi?".....e del personale che lavora con coscienza e umanità, a Voi egregi signori noi chiediamo, di lasciarci in pace!

mercoledì 11 gennaio 2012

Agli amici

Sapete quale macigno, ci serra ancora e ancora una volta lo stomaco e il cuore, perchè ancora e ancora una volta Caino ha avuto la meglio su Abele.....Essere corretti in certe situazioni non paga.
Ecco ora che siamo di nuovo in mezzo al mare, ora che la speranza della luce di un porto sicuro si fa flebile, ecco ora che pur avendo attraversato oceani tempestosi, e che i falsi richiami di sirene prezzolate, li abbiamo uditi ora è il tempo della coesione, ora è il tempo di combattere fianco a fianco per il nostro bene comune.
E' l'ora della lotta, bisogna che la città s'accorga di noi che, da sempre abbiamo preferito non far chiasso.....ORA BISOGNA FARE CHIASSO! e molto anche.
Scrolliamoci di dosso la mestizia che condisce le nostre giornate, e mettiamoci davvero al servizio dell'APR, ne va della nostra salute e quella dei nostri ragazzi, e non ultimi dei nostri dipendenti, che con la loro abnegazione e spirito di servizio ci hanno fatti grandi in Toscana.
O con noi o contro di noi è il momento delle scelte partigiane.
Io parteggio per l'APR.....
Voi da che parte state?

martedì 10 gennaio 2012

Sara' una lunga notte

Sarà una lunga notte, dove i pensieri più neri, s'affolleranno nella nostra testa, nella mia e in quella di altre 400 persone i soci APR, che si sono visti, bistrattare da una Sezione del Tribunale di Roma, che di fatto ci rende invisibili.
Ma non attenderemo gli eventi, non aspetteremo tranquilli, da domani subito mobilitati.....
Parlo a nome di molti genitori, che con questo ulteriore colpo di spugna si son visti crollare di nuovo il futuro, dei nostri figli.
No non staremo buoni ed in silenzio!
Un Santo diceva:" State buoni se potete".....bene io non posso più
Non posso accettare, che persone che non hanno mai condiviso con noi, nè una lacrima, nè una notte in bianco, possano giudicare se siamo degni o no, di rappresentarci, di rappresentare i nostri figli, fratelli, genitori o semplicemente amici.
Non posso accettare che burocrati in doppipetto, decidano cosa ne sarà di noi.....
Sarà una lunga notte
Ma domani al sorgere del sole, noi saremo ancora insieme, pronti a lottare, come leoni
Avete vinto una battaglia!!!La guerra è appena cominciata