giovedì 11 agosto 2016

Assolversi





A volte ho sensazione di non aver remi per la mia barca, sballottata nei mari senza appigli, non scogli, ne mangrovie dove appigliarsi.
Stordita da libecci.
....e quando ritrovo il timone sono stanca incapace di remare verso la terra ferma.
La mia stanchezza cronica, il sonno sregolato, da risvegli tumultuosi, aritmie.
Sopravvivo in un limbo, nella mia bolla che mi protegge; non mi assolvo ancora, nonostante tutto mi sento ancora sul banco degl'imputati!
Sono come un tronco di un pino marittimo, tutta storta, schiaffeggiata da venti impetuosi, la mia chioma tocca quasi terra, ma non mi spezzo, anzi rivegeto ad ogni cambio di stagione.
Mi è toccata una sorte strana, la solitudine come ancora di salvezza, chiudo tutto e tutti fuori dal mio torrione, affinchè nessuno ci disturbi.
Sono forte solo, se sto sola.......non ero così, lo son diventata dopo che i marosi hanno spaccato la mia barca, io non ho legna per accomodarla e tornare a sfidare il mare.
L'ansia mi fa sudare... parte da molto lontano fuori da me e poi s'intrufola nella mia carne s'annida nei pressi del cuore, mi viene il fiato corto, la tachicardia amplia la paura, e continuo a sudare, e se mi viene il pensiero che potrei morire e non essere in grado di gestire il dopo me per il cucciolo, perdo il controllo.

Chissà se ho fatto tutto il possibile per lei? che madre sarò stata, e che madre sono?

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