martedì 15 marzo 2022

I tuoi primi quarantanni


 40 anni e non sentirli.

Quest'anno avrai 40 anni. A Settembre.

Sembra ieri, che dopo pochi dolori sei apparsa dal mio ventre, lunga lunga, secca secca.

Senza aver appreso nei nove mesi che sei stata dentro di me, i principali fondamenti di sopravvivenza, non sapevi succhiare....dovevo capirlo allora che la nostra vita sarebbe stata una salita infinita, un Golgota perenne.

Ero maledettamente giovane, ero impreparata a correre con te.

Certo è che, nessuno è mai preparato ad accogliere un figlio, con un oceano di problemi, e poi ero sola. Sola con te che non facevi nulla per rendermi accettabile il cammino.

Le tue urla notturne, erano i rintocchi del pendolo della nostra vita, mai più il tempo sarebbe trascorso come prima di te, mai più il tempo sarebbe stato solo lo scorrere inesorabile di minuti.

Sei stata il mio gancio in mezzo al cielo, una tortuosa prateria, fatta di scoscesi poggi, pietre, tanta polvere.

Non amavi che ti baciassi, e se lo dimenticavo dimenavi il tuo piccolo essere, come una tarantolata. Non sei mai stata facile. Eri un film che iniziava dalla fine, in cui ho scoperto subito chi fosse l'assassino.....Ma eri te, tutta la caparbietà te l'avevo trasmessa e nonostante i mille pericoli che la vita ti poneva davanti, tu resistevi, respiravi, vivevi.

Un puledro mai domo. Sei ancora così. Non ami le briglie, le regole poi!

Sono invecchiata giovane, ho smesso di desiderare per me, l'importante era la tua serenità.

Ci sono riuscita.

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