domenica 15 gennaio 2012

Pistoia e disabilità a chi importa?

Da bambini alcune cose ci facevano stupore, ad esempio la prima volta che ho visto nevicare, sono rimasta incantata a guardare il paesaggio che cambiava aspetto, la neve che tutto ricopriva come una coltre soffice m'incantava....., non ho più la capacità della fanciullezza, nulla più mi stupisce, nemmeno la malignità di certi personaggi.
L'Associazione Pistoiese per la Riabilitazione, che è nata dalla volontà di oltre 300 cittadini, liberi e onorevoli, è perseguitata da personaggi, anche politici locali, ai quali nulla importa dei disabili, delle famiglie e tanto meno dei dipendenti.
E' un accanimento, nei nostri confronti, che non ha eguali nella società civile.
Ma visto che siamo prossimi alle elezioni politiche del nostro Comune, vorrei chiedere ai candidati del PD, e ovviamente non solo a loro per par-condicio, ma Voi da che parte state? Nei vostri programmi si leggono cose interessanti, per la Città e per il suo sviluppo futuro, c'è molta attenzione allo sport, al verde pubblico, alla viabilità, e poco sociale, anzi mi permetterei di sottolineare quasi nulla. Come se, il futuro di Pistoia sia solo un problema urbanistico. Ma una Città è tale se si occupa principalmente dei suoi cittadini, e di quelli svantaggiati in particolar modo.
Venite a parlare con noi, che non siamo entità invisibili, e buoni solo a votare, venite a sentire le storie delle nostre vite disagiate, venite a farvi raccontare le nostri notti insonni, venite a conoscere e palpare con mano la nostra disperazione, venite ad ascoltare!
Siamo disponibili, lo siamo sempre stati.
E quando un genitore anziano piange, perchè non sà cosa l'attende nel futuro prossimo, con l'età che avanza, vive disperato il presente, perchè domani il suo cucciolo zoppo, forse non avrà un posto dove stare, forse!
Bene di fronte ad una madre che piange la sua disperazione, sono inabile.
La scelleratezza di certi personaggi, che hanno causato nelle nostre famiglie uno tsunami, causandoci danni reali, che hanno preoccupato i nostri disabili al punto che ci chiedono:" ....ma che ne sarà di noi?".....e del personale che lavora con coscienza e umanità, a Voi egregi signori noi chiediamo, di lasciarci in pace!

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