venerdì 10 dicembre 2010

Caro Meoni.....


Caro Meoni,
Ti scrivo questa lettera aperta, perchè voglio che tu sappia che comprendo bene il disagio della disabilità di tuo figlio/a. Ma non sei il solo, a condividere il dramma.
Io, putroppo lo condivido, da molto più tempo di te: sono 28 anni che lotto col mostro della malattia di mia figlia, che nonostante la medicina abbia fatto passi da gigante non posso ancora dichiarare cosa ha veramente.....la simil-diagnosi è malattia rara Variante della Sindrome di Rett, è cerebrolesa, autistica, epilettica grave, autolesionista, è stata coprofaga.....assenza totale di sonno per i primi 12 anni della sua vita.
Non mi racconti nulla di nuovo, quando esprimi la tua fatica di vivere, io sono 28 anni che non vado in ferie, ne al ristorante, ne al cinema, tanto meno a teatro....Sono al 41/bis, carcere duro, da 28 anni.
Caro Meoni, vedi basta guardare un po' più in la di noi per trovare universi di dolore simili.
Caro Meoni, ora il tuo Commissario ti ha dato cio' che chiedevi?
Più ore per tuo figlio/a, di terapia settimanale?
Caro Meoni, l'azzeramento dei soci, è stato quanto mai un danno....ma tanto di cappello se era quello che volevate.
Non ci si nasconde dietro i paraventi quando abbiamo da spiegare le nostre ragioni....Ora mi riassocero'....pagando per intero la quota, e siccome mia figlia ha una patologia assai piu' grave del tuo cucciolo, pretenderò che l'Aias Nazionale se ne assuma la responsabilità civile ....., e se per far questo l'Aias nazionale deciderà che mia figlia ha diritto più del tuo/a, nel seguire attività che le possano migliorare la vita non sarai tu, a vietarlo, ne gli altri accoliti, che si nascondono dietro di te....Ti hanno usato, ti sei fatto usare....
Ti saluto, e mi auguro che tu possa entrare nel prossimo Consiglio, così verrai subissato di richieste di genitori molto ma molto più sfortunati di te, con figli assai più vecchi del tuo, e stanchi, anzi stanchissimi di lottare contro i mulini a vento
Annalisa Scardigli, la mamma di Laura

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